In questo periodo, l’attenzione inerente all’argomento purificazione/sanificazione è comprensibilmente alta, tutti abbiamo la sensibilità e siamo abbastanza responsabili da renderci conto che è importante tutelare la nostra salute e quella di chi ci sta intorno, clienti inclusi, nel caso in cui si svolga un lavoro a contatto con il pubblico.
La questione è molto discussa e le regole espresse dai decreti, indicano già le linee guida da osservare per essere in regola e non incorrere in sanzioni, o doverne rispondere addirittura penalmente.
In questo articolo non intendiamo esprimerci in merito alle decisioni degli enti preposti del governo, sicuramente dispositivi di protezione, disinfettanti e distanziamenti, sono una precauzione imprescindibile in un momento delicato come questo dove si cerca di tornare gradualmente alla normalità.
Ci sono però due aspetti da considerare, il primo è la ovvia difficoltà di eliminare totalmente le possibilità di contagio, tutte le precauzioni infatti, non possono garantire la totale sicurezza ma sicuramente servono a ridurre al minimo le probabilità.
E’ qui che entra in gioco il secondo aspetto: è stato più volte confermato, che la trasmissione del virus può essere tramite contatto, per questo si usano guanti e disinfettanti per le superfici, oppure trasmesso per via aerea (come una qualsiasi influenza per esempio), per questo si usano mascherine,
considerando questa seconda probabilità (via aerea) molti stanno procedendo alla disinfezione degli ambienti con diversi sistemi, come per esempio l’ozono, che è stato anche messo in discussione per la sua nocività ma seguendo tutte le precauzioni del caso, aiuta comunque a sanificare gli ambienti.
l’aspetto molto importane da considerare è che nel momento in cui un’ambiente sterile viene aperto al pubblico, in poche ore ritorna ad essere inevitabilmente contaminato, a meno che, non resti chiuso e le persone all’interno non siano state a loro volta “sanificate”, una cosa impossibile logicamente…
Proprio per questo motivo, avere un purificatore dell’aria professionale ha diversi vantaggi, il primo è quello di eliminare le polveri sottili che possono essere i vettori per la veicolazione del virus, e che sono loro stesse causa di patologie, anche gravi, come tumori.
Il secondo è quello di poter filtrare costantemente l’aria h24, anche quando ci sono persone all’interno e quindi una buona parte di quello che viene immesso nell’ambiente, dando il vantaggio della sensazione di respirare aria “leggera di montagna” in quanto vengono eliminati in percentuali elevate virus, batteri, polveri, pollini, spore di muffe o funghi e odori sgradevoli grazie ad un sistema multiplo di filtraggio che comprende un filtro ad attrazione molecolare ecologico e lavabile.
Il filtro ad attrazione molecolare, contrariamente ai dispositivi più comuni che montano un filtro EPA in carta, è un sistema che lavora con l’elettricità applicata ad un robusto filtro in metallo che resiste a lavaggi e disinfezione (può essere tranquillamente disinfettato) non richiede quindi una sostituzione, evitando di generare rifiuti e costi di acquisto/smaltimento e può essere facilmente pulito e disinfettato ogni qualvolta si voglia.
I vantaggi di avere un purificatore dell’aria professionale sono quindi molteplici, prima di tutto l’ulteriore riduzione delle probabilità di trasmissione di malattie (vista l’esigenza del momento), poi l‘eliminazione di polveri sottili dannose all’organismo ma anche la riduzione di allergie e casi di asma e nel caso di un’attività, il beneficio di offrire a dipendenti e clienti un ambiente più sano e sicuro, acquistando un’immagine positiva, sana e riducendo la paura di non essere in ambiente sicuro, trasmettendo fiducia alle persone, quella che si è un po’ persa a causa della psicosi che si è inevitabilmente creata in questo difficile periodo.
E’ giusto quindi, prendere in considerazione questo ulteriore ed efficace strumento di prevenzione, perché a volte ci dimentichiamo quanto sia importante porre l’attenzione su quello che immettiamo nell’organismo respirando aria non sana.
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